Il deserto Wahiba Sands in Oman

Il deserto Wahiba Sands in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

AGGIORNAMENTO: Vuoi venire con me in Oman dal 21 al 28 Aprile 2018? I 5 motivi che puoi leggere qui sotto li VIVREMO insieme, con lo stesso itinerario che ho percorso qualche mese fa.

Che ne dici? Trovi tutte le informazioni e i costi:

=> Viaggio di Gruppo in Oman con Cristiano

Puoi anche scrivermi a:

cristiano@viaggiovero.com oppure a Silvia su hovogliadipartire@mandovaitravel.com


La folgorazione. L’inaspettato. L’amore a prima vista.

Questo per me è stato il viaggio in Oman.

Mai, e ripeto mai, mi sarei aspettato di rimanere così colpito dal paese e dal tipo di viaggio. Partiamo dal presupposto che amo il Medio Oriente, adoro la sua storia immensa e i suoi paesaggi, per non parlare del cibo.

Ma l’Oman, e sono sincero fino in fondo, non era mai stato tra i miei desideri di viaggio da quelle parti. E l’invito da parte dell’Ente del turismo l’ho valutato molto bene, prima di accettare.

Anche per la tipologia di viaggio: non sono uno da campeggio, non avevo mai “fatto” deserto e ho sempre pensato che un minimo di servizi li devo avere.

La vita però, se la accolgo in tutte le sue proposte, ancora una volta mi stravolge, mi fa ricredere e ripartire da zero su una convinzione.

Ma basta chiacchiere, ecco 5 motivi importanti per cui devi fare un viaggio in Oman, uno dei paesi più ricchi di possibilità in cui mi sono imbattuto.

Il Deserto

Dormire nel deserto Wahiba Sands in Oman

Dormire nel deserto Wahiba Sands in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Parto dal punto più importante, il deserto. La parte di viaggio che più mi ha preoccupato quando ho letto il programma e quella che ora, mi riporterà in Oman appena possibile.

Le dune rosse e altissime, il cielo terso, l’umidità notturna e della prima mattina, fatto inaspettato per chi pensa a un deserto.

Ma più di tutti il silenzio e l’assenza di luci se non quelle del cielo con milioni di stelle. Una dimensione lontana anni luce dalla nostra, e ancora peggio dimenticata e fuggita.

Il silenzio del deserto in Oman

Il silenzio del deserto in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Una buona parte dell’Oman è deserto, io ho passato una notte nella zona delle Wahiba Sands chiamate anche Sharqiya Sands, ma il vero traguardo sarebbe (e sarà!) il Rub al-Khali, secondo deserto al mondo per estensione, nel sud del paese, chiamato “quarto vuoto” e penso di aver detto abbastanza… prima o poi sarai mio!

Nel deserto devi però andare con persone che lo conoscono e lo amano, la sua bellezza non deve distogliere dalla serietà e professionalità con cui va affrontato. Anche in questo il destino mi ha sorriso, facendomi conoscere e provare Al koor Tourism, con Piero e il suo staff meraviglioso.

Davvero… qui siamo al di là della promozione di un’azienda, siamo al consiglio puro e semplice, in questo caso il viaggio che farai con loro sarà la cornice che ti farà amare l’Oman. Ecco perché su ViaggioVero sentirete parlare ancora di loro, per diversi motivi!

La notte arriva nel deserto in Oman

La notte arriva nel deserto in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Ma torniamo al deserto: salire e scendere dalle dune, quando sembra di sfidare le leggi della fisica, impiegare 30 minuti per percorrere 500 metri, solo perché difficile trovare la parte di sabbia che non bloccherà il fuoristrada.

Lo ripeto: non è un viaggio per tutti, dall’assenza di bagno (se non la natura stessa) durante il campeggio nel deserto, agli spostamenti con scossoni da montagne russe sulle dune.

Ma se non è per tutti c’è un’altra cosa da dire: TUTTI dovrebbero mettersi in gioco per una tale bellezza, anche interiore.

Khaluf

Le dune bianche di Khaluf in Oman

Le dune bianche di Khaluf in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Dalle dune rosse a quelle bianche e lucenti che finiscono su una spiaggia e poi nel Mare Arabico, appendice dell’Oceano Indiano.

L’immensa spiaggia di Khaluf in Oman

L’immensa spiaggia di Khaluf in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Siamo a Khaluf, uno dei luoghi più amati dell’Oman, proprio per le grandi e morbide dune bianche. Anche qui il consiglio è di accamparsi e dormire con il rumore del mare, dopo essersi goduti uno dei tramonti più belli della tua vita su quel “mare di sabbia” lucente.

Il tramonto di Khaluf in Oman

Il tramonto di Khaluf in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Ma nella zona puoi entrare in contatto anche con i pescatori e con i mercati mattutini all’arrivo delle barche. Puoi provare in qualche modo e come sempre in punta di piedi, a mischiarti ai locali intenti a scegliere il pescato migliore.

Il pesce arrivato a Khaluf in Oman

Il pesce arrivato a Khaluf in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

L’Oman è un paese sicuro, una banalità che si dà per scontata e invece in questi tempi di odio e insicurezza va comunicata. Senza essere esagerato, credo sia più “rischiosa” un visita a qualsiasi città europea.

Le montagne

Le montagne in Oman

Le montagne in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Ho citato il deserto e l’Oceano e pensando al Medio Oriente spesso non si identifica con le montagne. Ma in Oman ci sono eccome e raggiungono i 3.000 m.s.l.m, come il Jabal Shams, la montagna del Sole.

Attraversare vallate aspre con villaggi dimenticati (o così pare a noi occidentali), inerpicarsi con il fuoristrada su percorsi rocciosi e con salite impervie, arrivando a godere di panorami assurdi e inusuali per quello che ci aspettiamo dall’Oman.

Fenditure nella roccia, dei canyon in pratica, come Wadi Ghul, con un salto di 1.100 metri nel vuoto. Non ho sbagliato a scrivere, si passa dai 2.000 m.s.l.m ai 900 m.s.l.m. con un salto impressionante, che l’occhio umano dall’alto fa fatica a “gestire”.

Il salto di 1.100 metri del Wadi Ghul in Oman

Il salto di 1.100 metri del Wadi Ghul in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

I Wadi

Uno dei paesini che incontri nel Wadi Tiwi in Oman

Uno dei paesini che incontri nel Wadi Tiwi in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Il wadi, citato poco sopra, è una vallata più o meno verde che si insinua in una spaccatura di roccia. A seconda della stagione può esserci acqua all’interno e si può risalire o meno.

L’Oman è ricco di Wadi, tanti sono percorribili in auto (sempre 4×4 e ancora meglio fuoristrada), altri con trekking di diversa lunghezza.

I 2 che mi ricorderò per sempre?

Wadi Tiwi, poco visitato dai turisti e con stradine che diventano sempre più strette fino a raggiungere paesini o gruppi di case arroccate su costoni improbabili e scenografici.

Wadi Tiwi in Oman

Wadi Tiwi in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Bellissimo in questo caso poter seguire un abitante del posto ed essere accompagnati dove la roccia si interrompe e l’acqua forma cascate, pozze, rigagnoli. Esperienze particolari e casuali che segnano la tua esperienza di viaggio in modo pazzesco.

Wadi Al-Shab, sicuramente più famoso e visitato. Il trekking, poco più di 1 ora per tratta, lo puoi fare tutto fino alle pozze oppure solo in parte.

I colori di Wadi Al-Shab in Oman

I colori di Wadi Al-Shab in Oman – Foto di Cristiano Guidetti

Lo scenografico sentiero ti permetterà comunque di vedere colori e contrasti naturali e in questo caso il percorso è abbastanza agevole, infatti abbiamo incrociato anche di gruppi di francesi attempati che risalivano la vallata.

I suq

Lo straordinario del Medio Oriente, ovvero i luoghi che mi hanno fatto innamorare di questa parte di mondo. I mercati riboccanti di colori, profumi, sapori e rumori come da nessuna altra parte nel mondo.

In ogni mio viaggio inserisco un mercato e provo gioia nel visitarlo, sia esso nel nord Europa oppure nel profondo sud del mondo e i suq sono i miei preferiti in assoluto.

Ecco perché mi sono perso tra vie coperte di uno dei suq di Muscat, ho acquistato datteri e spezie profumate, sono stato chiamato da ogni parte anche solo per mostrarmi i loro oggetti come fossero tesori, anche se poi si potevano rivelare cianfrusaglie: è la magia del suq.

I mercati in Oman sono da ricercare in ogni possibile cittadina che incontri, questa è la regala che devi ricordare.

Qualche informazione importante

Cerchiamo di essere chiari fino in fondo: l’Oman ha pure dei problemi, il primo in assoluto a cui dovrebbero mettere mano sono i rifiuti sparsi ovunque, anche in zone la cui bellezza abbaglia.

Cercare di migliorare ed educare sulla gestione dei rifiuti è sicuramente il prima passo per far apprezzare al 100% l’intero paese.

Come per tutti i viaggi, e lo dico sempre: fate in modo di essere coperti da un’assicurazione viaggi.
Io mi appoggio da anni a Europ Assistance, con un’assicurazione annuale multiviaggio che mi permette di stare tranquillo, anche e soprattutto per l’ottima assistenza.

Il visto per l’Oman è acquistabile direttamente in aeroporto, prima di fare il controllo passaporti e ritirare i bagagli, e il costo al cambio odierno si aggira sui 50 euro.

In aeroporto si può acquistare anche una sim per il telefono in modo da essere connessi, le reti sono buone tranne chiaramente nelle zone desertiche… ma questo è un punto a favore. Il costo con diversi GB di traffico a oggi è sui 15 rial (più o meno 35 euro).

I 5 motivi per visitare l’Oman che ho condiviso con te sono soltanto la punta di un iceberg, che piano piano porterò alla luce.

Un saluto,
Cristiano

P.S.: I posti disponibili per il VIAGGIO di GRUPPO in Oman con me di Aprile sono soltanto 11, voglio portare un piccolo gruppo!

Informazioni, Costi e Prenotazioni:

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