E’ giunto il momento di analizzare Parigi e di cercare risorse utili per aiutare chi è obbligato a mangiare senza glutine.

Avvicinandomi all’articolo sulla capitale francese i miei timori erano molti, non facevo altro che pensare alle golosità per cui questa città è famosa… il pane francese, le paste con il loro “re”, il croissant e molti altri cibi.

Mi son detto, cavoli non riuscirò a trovare niente da consigliare a chi ha problemi di celiachia e soprattutto l’articolo sarà difficilissimo da sviluppare vista la “quasi ignoranza” del popolo ristoratore francese verso i menù senza glutine.

Invece…

Mi sono ritrovato sommerso dai link utili e dalla risorse presenti in rete e, se è vero che la maggior parte dei ristoranti non è molto attento alle esigenze di chi ha problemi alimentari è anche vero che esistono realtà in cui gli addetti si fanno in quattro per aiutare chiunque.

Quindi ho deciso di dividere in due uscite “la ricerca” in modo da rendere più chiaro e leggibile il tutto.

Prima di iniziare a svelarti TUTTO ciò che ho trovato ti devo però fare una precisazione, non è mia, ma di una ragazza celiaca che ha scritto un articolo interessantissimo e che vedremo a breve.

Lei consiglia, per un viaggio a Parigi, di prepararsi mentalmente perchè la capitale francese è piena di panetterie e pasticcerie che diffondono profumi un po’ ovunque (di cibi chiaramente off limits) e che metteranno a dura prova la tua psiche.

Questo non vuol dire che dovrai accontentarti!

Cominciano proprio con gli articoli e i consigli di “Mrs G.F.” (la ragazza di cui ti parlavo si fa chiamare così;))):

=> Gluten Free Travel Paris Links Tip

=> Paris Gluten Free

Il primo scritto è tratto dal suo blog personale, il secondo è un articolo realizzato per il portale “CeliacChicks“.

Ti riporto qui sotto i principali link che suggerisce ma ti consiglio di leggere anche gli articoli interi, sono in inglese, ma molto chiari e semplici.

I ristoranti che consiglia sono due, il primo si chiama

=> Des Si & Des Mets

è un ristorante completamente senza glutine (il primo in assoluto a Parigi), si trova in rue Lepic 63, vicino a Montmartre

=> Posizione Des Si & Des Mets

ha un menù completo a 26 euro per persona e una carta molto fornita… non è sicuramente “cheap” ma vale la pena provarlo.

Il secondo non è proprio un locale ma una catena di ristoranti, si chiama

=> Cojean

e gli indirizzi a Parigi sono diversi, ti consiglio di controllare sul loro sito ufficiale.

Nel menù hanno soprattutto insalate e zuppe, alcune senza glutine provate da Mrs G.F. che provvede a parlarne bene.

Passando ai dolci ti consiglio i “Macarons“, anzi li consigliano i siti che ho trovato, se devo essere sincero fino a ieri non sapevo nemmeno cosa fossero… poi ho cercato e “san wikipedia” mi ha aiutato:

=> Macarons

in pratica se ho capito bene dovrebbero essere tipo i nostri amaretti del sud Italia e visti gli ingredienti privi di glutine possono essere mangiati senza problemi.

Gli indirizzi migliori sono i seguenti:

=> Pierre Hermé

=> Laduree

sono dolci di alta pasticceria, non proprio a buon mercato ma se ti piace il genere… puoi provarli.

David Lebovitz, scrittore pasticcere che vive a Parigi ha scritto un articolo con consigli per i celiaci che si recano a Parigi, lo trovi a questo indirizzo:

=> Gluten-Free Eating and Dining in Paris

dei suoi consigli ne parleremo tra poco, anzi nel prossimo articolo in uscita tra un paio di giorni ma ti voglio subito dare un altro indirizzo.

Un punto di discussione tra Mrs G.F. e David Lebovitz è stato il locale

=> Breizh Café

che realizza crepes in chiave molto creativa e moderna con alcune farine senza glutine.

Il ristorante non è stato inserito nell’elenco di David sui posti in cui mangiare “glutin free” perchè non è sicuro che le farine non vengano a contatto l’una con l’altra e quindi non ha voluto commettere errori.

Mrs G.F. ha quindi deciso di contattare direttemente il locale ma non credo abbia ottenuto risposta per ora… vedremo come andrà a finire.

A presto con altri preziosi consigli sulla Parigi per i celiaci.

Un saluto,
Cristiano