wwoofing
Foto di Peter Blanchard

Il Wwoofing è una modalità di viaggiare che sta incontrando il favore di molte persone.

In poche parole il concetto è quello di lavorare per brevi periodi in fattorie o aziende agricole in generale.

Le tue mansioni andranno dal lavoro nei campi, alla raccolta di frutta o alla cura degli animali.

Verrai pagato/a e nella maggior parte dei casi sarà compreso anche l’alloggio… in un certo senso sarai in viaggio gratis!

Ne ha parlato anche Federica di Viaggi Low Cost in un articolo di qualche tempo fa, se vuoi dare un’occhiata ecco il link:

=> Girare il mondo lavorando in fattoria, ti dico come

Con il post di oggi voglio fare un piccolo approfondimento sull’argomento visto che ho trovato un articolo interessante… eccoti 4 domande da fare (al datore di lavoro) prima di iniziare il woofing.

Lo scritto è apparso sul network Matador ed è realizzato da Marieke van der Velden.

Lo ripeto sempre ma è doveroso, la traduzione non è parola per parola e in alcune occasioni mi permetto di aggiungere le mie considerazioni (sempre indicate).

Il sito di riferimento per il wwoofing è:

=> Wwoof

——-

1. Quante ore al giorno dovrò lavorare?

Lo scopo della domanda è quello di farti un’idea precisa di quello che la fattoria si aspetta da te.

E’ sempre meglio sapere in anticipo se dovrai lavorare 6 ore al giorno oppure 8-9… fidati la cosa fa un’enorme differenza!

Se vuoi raggiungere la perfezione chiedi anche quanti giorni liberi sono compresi nella settimana, eviterai brutte sorprese; come quella del ragazzo che pensava di lavorare tutta la settimana e poi farsi l’intero weekend libero ma dopo i primi giorni ha scoperto che il grosso del lavoro lo si svolgeva proprio nel week end.

——-

2. Che tipo di lavoro dovrò svolgere?

Domanda importante, ci sono realtà in cui non farai mai la stessa cosa due volte e altre in cui per un mese non farai altro che raccogliere frutta.

Serve principalmente per metterti nell’ordine d’idee e non crearti false aspettative, capita spesso che una persona creda di fare cento cose e poi ti riduci a tagliare il prato per 10 giorni consecutivi.

Vale anche il contrario… potresti essere una persona che preferisce fare sempre la stessa cosa senza sorprese.

——-

3. Parli solo inglese (oltre all’italiano chiaramente), può essere un problema?

L’autrice racconta di aver collezionato un paio d’esperienze in Italia in cui i datori di lavoro non parlavano una parola d’inglese e per qualunque cosa si doveva ricorrere a una terza persona.

Alla fine diventa stancante e non si riesce a socializzare come si vorrebbe quindi meglio chiedere in anticipo.

A noi (italiani) potrebbe capitare se decidiamo di fare wwoofing in Est-Europa ad esempio.

——-

4. Avrò la possibilità di utilizzare internet alla fattoria?

Chi pratica il wwoofing è prima di tutto un viaggiatore e spesso i viaggiatori hanno bisogno di controllare in rete orari, prenotazioni, notizie, ecc…

L’autrice racconta di aver avuto problemi in alcune fattorie anche solo per controllare un orario, un po’ perchè di solito la mentalità è antiquata e loro per primi non utilizzano internet, un po’ perchè potrebbero esserci problemi di copertura.

Insomma, meglio informarsi prima di partire sulla possibilità di connessione presso la struttra che ti accoglierà.

——-

L’articolo originale lo trovi al seguente indirizzo:

=> 4 Questions to ask before wwoofing

Un saluto,
Cristiano