ATTENZIONE:
Alcuni racconti inviati risultano già pubblicati su altri siti di viaggio (es: Turisti per Caso, Ci Sono Stato, ecc…).
In questi casi ho deciso di pubblicare solo le prime righe dello stesso per evitare i famosi “contenuti duplicati” e poi aggiungere il link alla continuazione verso il sito corrispondente.

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Londra … la città per tutti!

Ecco partiamo dal presupposto che ho un amore viscerale nei confronti di questa città, mi rendo conto che mille sono le cose che sono state scritte, fotografate e dette… ma qualche d’una in più non fa mai male no?

Ho abitato a Londra per 4 anni e mezzo e appena mi è possibile scappo a ritrovarmi in questa splendida, mutevole e vitale città.

Questa capitale conserva ancora oggi le classiche atmosfere che sognavo da bambina guardando Mary Poppins, dove si vedeva la foschia avvolgere la cattedrale di Saint Paul, o leggendo Peter Pan che vola sopra il Big Ben illuminato nella notte con i suoi rintocchi che echeggiano ovunque creando davvero un non so che di fatato, o ancora sfogliando Dickens… se ripercorri certe zone nell’East Side sei già dentro un suo romanzo senza nemmeno accorgertene.

Però non sbagliamoci, Londra è allo stesso tempo una città più che moderna ed è forse questo contrasto che la rende davvero unica nel suo genere.

Allora, iniziamo con il nostro tour…

Vorrei cominciare facendo una piccola parentesi sul viaggiare con i bambini, io ne uno di 6 che porto ovunque e credetemi, vedere la città sotto il loro punto di vista ti permette di fare e osservare cose che normalmente tralasceresti… l’importante è farsi coinvolgere (i bambini comunicano anche con i muri!

Figuriamoci se una lingua straniera li ferma… e lasciare che siano loro a “guidarci”.

Intanto scendete a compromessi con  tutta la famiglia altrimenti diventa uno stress, se volete visitare ad esempio un museo andate sul sito del museo stesso e scoprirete che la maggior parte hanno laboratori per bambini e mentre voi potete godervi la visita, anche loro non si annoieranno, Londra adora i bambini!

Chiusa questa piccola parentesi, i luoghi da visitare sono ovviamente molti e quindi il tutto dipende dal tempo che avete a disposizione, con chi siete e in che periodo andate, in ogni modo anche in tre giorni (bisogna scarpinare un po’) è possibile vedere gran parte dei luoghi di interesse.

L’ultima volta siamo andati a Marzo scorso con amici che non erano mai stati a Londra e ci siamo organizzati in questo modo:

partenza da Firenze con volo Meridiana, abbiamo trovato un ‘offerta molto vantaggiosa, da Pisa ovviamente c’è la ryanair che usiamo spesso, ma avendo poco tempo davvero a disposizione ci siamo concessi il privilegio di partire dalla città e inoltre considerando i vari trasferimenti da e per Pisa e da e per Stansted alla fine abbiamo pareggiato i conti.

Da Gatwick ci sono diverse alternative per arrivare in città:

con il First Capital Connect si arriva a London Bridge, dipende sempre dall’orario; se arrivi tipo a metà mattinata che non è più off peak (ora di punta) di certo conviente la linea Southern, altrimenti con First Capital o National Express le cifre, di sola andata per il centro, sono simili.

Un’altra opzione è la easy bus ma ti porta a Fulham Broadway che non è proprio centrale come zona.

Una volta  a London Bridge abbiamo fatto la one day travelcard, questo perché stavamo solo due giorni, altrimenti conviene la 7days travelcard o la Oyster Card che è una carta ricaricabile che ti permette di usufruire della tariffa più bassa.

Le metropolitane e le stazioni dei treni sono fornitissime a riguardo, se in difficoltà per la lingua, arrivando alla Stazione di Victoria con il treno c’è un centro informazione per i turisti dove sono molto disponibili.

Per quanto riguarda l’alloggio, potete consultare questo sito:

=> Smoothhound

che trovo molto utile, ti permette di visualizzare tutti gli alloggi in Inghilterra e nel mondo con le varie recensioni di chi ci è stato; selezionate la città e controllate specialmente i giudizi che riguardano la pulizia!!

Purtroppo come ben sapete in Inghilterra mettono la moquette ovunque e quindi non sempre igenica.

Consiglio sempre le guest house o i pub, poi se siete un bel gruppo allora gli ostelli sono l’ideale perché potreste farvi dare una camerata tutti insieme.

Il b&b che abbiamo scelto è stato il BlueBells Hotel, a Notthing Hill, due passi da Portobello

Portobello, il famoso mercato, questa è una delle zone che preferisco, coloratissima e piena di negozietti stravaganti.

Tanto per includere una nota culturale, questa zona deve il suo nome ad una fattoria chiamata in questo modo a seguito della vittoria di un ammiraglio che durante la guerra contro gli Spagnoli conquistò appunto la città di Puerto Belo.

Da visitare la mattina presto questo mercato d’antiquariato offre una miriade di articoli, da oggetti del dopo guerra all’abbigliamento più stravagante, certo ci vuole almeno una giornata per vederlo ma l’atmosfera dei mercati londinesi è qualcosa di particolare, senza considerare il fatto che nei mercati si mangia benissimo e si spende poco.

Spesso durante le mie giornate libere prendevo la metropolitana e scendendo a London Bridge percorrevo a piedi la strada che costeggia il Tamigi e ad un certo punto dietro l’angolo ecco che spunta il maestoso Tower Bridge, visto gradualmente da lontano mi lascia sempre la stessa sensazione come se lo vedessi per la prima volta.

Attraversandolo, quasi tutti scendono dal lato della Torre di Londra senza immaginare che sul lato opposto c’è una baia bellissima, si chiama St.Catherine’s Docks, un tempo faceva parte del porto di Londra, oggi invece è un quartiere residenziale.

Lasciate alle spalle la confusione che c’è al di là del ponte, sedetevi su una delle panchine di fronte al Dicken’s Inn e godetevi questo angolo nel cuore della città, tornate poi indietro costeggiando sempre il Tamigi ma dalla parte opposta passando dalla Torre di Londra (visitatela è bellissima e se potete prenotatevi per la cerimonia delle chiavi, i dettagli li trovate in qualsiasi tourist center), girate a destra e salite fino alla strada principale; da qui prendete il primo autobus che vi porta  verso il centro della città, scendete a Saint Paul, merita la visita al suo interno e se ce la fate salite fino alla cupola.

Lessi una volta su un libro che qualcuno aveva notato il fatto che all’interno della chiesa non c’è un solo monumento dedicato all’architetto che l’ha progettata Cristopher Wren, tra l’altro sepolto nella cattedrale stessa, poi si girò e vide una lapide con scritto:

“tu che leggi se vuoi vedere il mio monumento, guardati intorno”

Meraviglioso!

Da lì poi potresti andare anche a piedi che è la cosa migliore per non perdersi nulla; un negozio, un angolo, le persone che passano, dirigendovi fino a Charing Cross per entrare nel cuore della città: Trafalgar Square, con la sua  colonna di Nelson così imponente che “deve” ricordare assolutamente la vittoria sui francesi nella colossale battaglia navale di Trafalgar.

Poi la National Gallery dove potresti stare ore seduto a guardare lo stesso dipinto e sentire il fermarsi del tempo in uno dei più notevoli  musei del mondo.

Da questo punto potresti dirigerti verso Westminister proseguendo tutto a diritto lasciando dietro la National gallery oppure andare verso Leicester Square alle spalle del Museo e da lì a Piccadilly Circus.

Io non manco mai di andare a piedi verso Westminister da Trafalgar Square, passando e soffermandomi sempre a Saint James park per sbucare poi a Buckingham Palace, fare il giro del parco e arrivare fino alla Cattedrale di Westminster per poi trovarsi davanti al Big Ben che, con la sua struttura contrasta in modo così magico il cielo grigio della città che sembra quasi illuminarlo e ovviamente lo fotograferesti da ogni angolatura, ma Westminster è strabiliante tanto fuori quanto lo è all’interno, i saloni dorati, la stanza dove il sovrano si veste per la cerimonia di apertura del Governo e la camera dei Lords con il trono che fa pensare molto al refettorio di Harry Potter.

E poi chi non ha mai sognato di poter volare come Peter Pan sopra il Big Ben?

Allora provate, nonostante la fila, a salire sul London Eye e godetevi questa vista mozzafiato… per aggiungere un tocco di magia lo farei senz’altro al tramonto… oppure se vi sentite più dei capitani Uncino, allora prendete da Waterloo Pier un battello e potrete godervi la vista dall’acqua, non scoprirete mai la vera Londra se non la vedete da ogni angolatura, persino dai sotterranei dell’Underground.

Che dire… Londra può soddisfare gli umori di tutti…. cominci ad essere stanco delle maratone per la città?

Vai a Covent Garden dove troverai sempre qualche artista di strada che di sicuro ti farà fare due risate e magari fermati nel mercato al chiuso a mangiare una di quelle buonissime Jacket Potatoes… hai voglia di tranquillità?

Prendi da Waterloo Station la south west rail e dirigetevi verso Virginia Waters, un altro mondo a nemmeno un’ora dal centro di Londra, cascate artificiali, un lago, che avvolto dalla nebbiolina autunnale ti riporta indietro nel tempo quando ancora i gentiluomini corteggiavano le ragazze portandole magari in barca…

Avete invece voglia di mercatini?

Bene, oltre a quelli classici di Brick lane e di Camden Town, il mio preferito resta quello Greenwich, e forse è anche la zona in assoluto da preferire  per viverci, zona Universitaria, troverete durante la settimana cibi biologici di tutti i tipi, fermatevi a stuzzicare ai chioschi cibi diversi… non ve ne pentirete e poi andate nel parco dietro al campus universitario e ammirate la zona dall’alto dal famoso meridiano zero.

Portate i bambini da hamleys a Regent Street, ve ne saranno grati, oppure a pattinare sul ghiaccio perché nò dentro allo Stadio di Wembley?

Sì proprio dentro allo stadio…

In sostanza le guide di Londra non si sprecano di certo nei dettagli e non sono ovviamente l’unica persona ad aver descritto questa città, ma  voi affidatevi solo al giudizio dei vostri occhi andate oltre pensate al passato, ai tempi dei grandi sovrani che la popolavano, ai tempi degli scandali di Oscar Wilde, sedetevi a riposare su una delle panchine di Kensington Gardens e immaginate Barrie che abbozza qualcosa seduto sognando Peter…

Come detto all’inizio dell’articolo, sognavo questa città immaginandola attraverso fiabe e film ed è per questo che me ne sono innamorata, perché

“E’ come nelle fiabe e nei film!”

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A domani per un nuovo racconto di viaggio,

Un saluto
Cristiano