Foto di Fausta B.

L’Adige mi accompagna, nel suo corso imponente ed impetuoso, mentre percorro l’autostrada del Brennero in direzione Austria, le sagome delle Alpi sia a destra che a sinistra mi fanno capire che la mia meta non è lontana, infatti, pochi minuti dopo lasciata l’A22 esco al casello di Egna-Ora, prendo la SS 48 ed entro in Val di Fiemme la “Porta delle Dolomiti”.

La strada sale velocemente, la Valle dell’Adige in poco tempo è già lontano e i paesini che costeggiano l’autostrada sembrano dei puntini mentre continuo a percorrere i tornanti che mi portano verso quota 1000 metri.

Passate le frazioni di Montagna, Fontane fredde e S. Lugano la valle si apre come un libro e le pendici delle montagne lungo la Statale sono coperte di bellissime foreste di abeti, larici e pini.

Trentamila ettari di foreste sono una ricchezza naturale per gli abitanti della valle e questi boschi continuano a fornire anche il ricercato abete rosso di risonanza impiegato per la costruzione di strumenti musicali a corda come il violino, l’organo, il pianoforte.

La valle si estende per 35km e si trova nel Trentino nord orientale, è una delle più belle valli dell’Arco Alpino, racchiusa tra il gruppo del Latemar, le pale di S. Martino, i monti del Lagorai e il Monte Corno.

Due Parchi Naturali delimitano il territorio a est e a ovest della valle: Paneveggio e Monte Corno.

– Ulteriori informazioni:

=> Parco Pan
=> Provincia BZ – Corno

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Qui la natura è padrona, gli animali del bosco, la flora alpina, il giardino officinale, le malghe lungo i sentieri… sono solo una parte delle attrattive di questi luoghi.

La valle è ricca di vita, la tradizione fatta di folclore, usi e feste popolari va a braccetto con una moderna offerta turistica, buona parte di merito va dato alla “Magnifica Comunità”, un ente millenario con sede nel capoluogo a Cavalese e che dal lontano 1111 d.c. tutela e valorizza la gente di Fiemme e il suo patrimonio ambientale e culturale.

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La fondovalle ci porta a Cavalese, il capoluogo, che sorge nel punto dove la Valle è più estesa e ha il clima più mite di tutta la vallata.

E’ un paesone con tutti i pro e i contro dei centri montani molto frequentati.

E’ chiaro, qui trovi tutto dall’agenzia di pubblicità, all’officina meccanica, dal veterinario al centro di primo soccorso, dalla boutique all’agenzia viaggi, dall’immobiliare al centro estetico, innumerevoli negozi di gastronomia, panetterie, gelaterie, pub, ristoranti, bar…

Puoi fare la “vasca” in centro camminando per la via Principale e magari alzare lo sguardo e trovare dei dipinti o delle meridiane sulle facciate delle case più antiche.

Il simbolo di Cavalese è la Torre con ai piedi la statua di S. Giovanni Nepomuceno collocata lì nel 1739 per proteggere il centro abitato dalle piene del rio Gambis.

Imponenti, alla sinistra della torre e ai margini del paese, il Convento dei Francescani e la chiesa di S.Vigilio, sono entrambi della metà del 600 e sono un interessante centro d’arte che raccoglie dipinti della scuola fiemmese.

La chiesa consacrata nel 1698 ha il tetto a due spioventi molto ripidi, all’interno tre altari di legno del 600, in quello maggiore è conservata una pala di G.Alberti – uno dei maggiori esponenti della pittura fiemmese – ed altri 17 dipinti su grandi tele di pittori della stessa scuola.

Il convento è addossato alla chiesa, nel chiostro sono conservate delle pitture murali e nell’orto un osservatorio meteorologico che risale al 1882.

Nella pinacoteca del refettorio si può ammirare una bellissima stufa “a ole” del 1835 e su una parete un grande dipinto dell’ultima cena e numerose tele di pittori della Valle.


Foto di Fausta B.

Appena fuori paese sulla sponda destra e su quella sinistra del torrente Avisio possiamo tuffarci nel passato visitando i numerosi Masi sparsi lungo la vecchia strada di Fiemme, sono piccoli gruppi di case adagiati su verdi prati con meridiane, fontane e balconi fioriti.

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L’ultimo paese della Valle che incontriamo è Predazzo posto all’estremità nord est, è situato tra i torrenti Avisio e Travignolo, alla confluenza tra le valli di Fiemme e di Fassa  ed è anche il paese più popolato di tutta la vallata.

La zona di Predazzo è chiamata anche ”Giardino Geologico delle Dolomiti” in quanto sorge su una “grande struttura vulcanica” erosa dai torrenti Avisio e Travignolo.

I monti intorno al paese sono di notevole interesse geologico e il Museo di Geologia sito in P.za SS. Apostoli da modo al visitatore di ammirare una raccolta di oggetti, minerali, fossili e di fare un percorso a ritroso nel tempo, Predazzo, infatti, giace nel focolaio di un vulcano di 225 milioni di anni fa sventrato dall’erosione.

La vita del paese ruota intorno alla Piazza principale dove sorgono la parrocchiale dei santi Filippo e Giacomo, il Municipio costruito nel 1876, il palazzo che ospita l’Azienda di Soggiorno, il museo e la biblioteca.

Sempre nella stessa Piazza troviamo le case più antiche di Predazzo: “Casa Morandini” con un trittico del 1742, “Casa Rasmo” che probabilmente era l’antica canonica e che risale al 1200 e “Casa Brigadoi” anch’essa risalente al ‘200-300.

Le case tipiche del paese sono di tipo rurale e risalgono a prima del ’700 con ampie stalle, fienili e spazi molto piccoli al 1° piano per le abitazioni, a volte al piano superiore  si possono trovare  altri fienili collegati solo da una botola.

Anche a Predazzo come a Ziano lo sport, il relax e il contatto con la natura la fanno da padrona, in particolare durante l’estate vanno per la maggiore il trekking, l’escursionismo, la MTB e l’equitazione.

Particolare rilevanza hanno in tutta la valle nel periodo estivo gli eventi musicali, sempre molto suggestivi e con un repertorio molto vasto che spazia dai canti corali di montagna, alle bande musicali, ai concerti con artisti famosi per arrivare alla partecipazione  alla rassegna musicale i “Suoni delle Dolomiti” dove la musica viene proposta nei boschi e nei rifugi in perfetta sintonia con l’ambiente e dove gli artisti, con gli strumenti in spalla, e il pubblico arrivano insieme a piedi nei luoghi dei concerti.

Altro link consigliato:

=> Visit Fiemme

Ciao ciao Fausta