Foto di Fausta B.

Promossa dalla Regione Emilia-Romagna e in collaborazione con la Provincia di Parma si sta svolgendo in queste domeniche di ottobre la 12° edizione di “Fattorie Aperte”, per la prima volta lo scenario non è la primavera ma l’autunno, per dar modo ai visitatori di conoscere l’agricoltura del territorio anche in questa stagione dell’anno.

Le Aziende che partecipano a questa iniziativa sono 17 e abbracciano tutta la provincia dall’Appennino al Po, ognuna di esse ha una particolare specificità.

Inoltre nei dintorni delle Fattorie sarà possibile visitare i musei della civiltà contadina e del cibo, saranno coinvolti anche l’Azienda sperimentale Stuard per far conoscere le realtà presenti sugli Appennini e l’Istituto Agrario Bocchialini per spiegare l’attività svolta a tutelare la biodiversità.

Perché tutto questo?

Per trascorrere una domenica diversa a contatto diretto con la campagna, osservando gli animali che vivono in fattoria, assaggiando direttamente i prodotti tipici delle varie aziende, percorrendo i sentieri alla scoperta dell’orto delle piante aromatiche, del giardino di rose, del frutteto che fornisce la materia prima per tanti prodotti naturali.

L’idea di fondo di questa iniziativa è immutata da 12 edizioni: l’attenzione e il rispetto per la natura e per l’ambiente, la conoscenza e la valorizzazione delle aziende agricole che sono luoghi di produzione ma anche culla delle tradizioni del territorio.

Le iniziative promosse dalle varie realtà si differenziano a seconda della collocazione sul territorio e delle specificità.

Possiamo trovare l’allevamento di bovini e/o suini che poi producono salumi, le colture biologiche che danno marmellate mostarde e salse, le viti per la produzione vinicola, le vacche di varie razze che forniscono la materia prima per il parmigiano-reggiano, l’allevamento di api per dell’ottimo miele, senza trascurare le varie coltivazioni di cereali, mais, soia, foraggi, pomodoro e gli
allevamenti di animali da cortile presenti in quasi tutte le fattorie.

Ho controllato gli orari di apertura delle aziende che aderiscono a Fattorie Aperte e sono quasi tutti dalle 10 del mattino alle 18 del pomeriggio.

In tutte le realtà è possibile usufruire di visite guidate accompagnati nella maggior parte dei casi dagli stessi proprietari/produttori ad orari prestabiliti per cui consiglio di consultare i siti internet delle singole aziende per avere notizie più precise.

Ulteriori informazioni:

=> Fattorie Aperte

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Foto di Fausta B.

Non potendo visitare tutte 17 le Fattorie per ovvi motivi di tempo ho scelto “Il Gelso”, situato sulle prime colline dell’Appennino vicino a Traversetolo a 300m sul livello del mare dove ho trascorso una piacevole giornata in compagnia di Paola, la titolare dell’Azienda Agricola /Agriturismo che ci ha guidato di persona nel percorso attraverso i due ettari coltivati del suo fondo.

La nostra visita è iniziata dal pescheto e salendo leggermente abbiamo raggiunto la casetta dei conigli, qui gli erbivori sono posti in “stanze separate”, i maschi in una le femmine in un’altra e in una terza il maschio e la femmina “innamorati” e le gestanti, tutti vengono nutriti solo con erba medica coltivata nei campi vicini.

Con un percorso a gradoni siamo arrivati allo splendido orto di 2.000 metri, qui piselli, fagiolini, salvia, prezzemolo, carciofi, asparagi, porri, cavoletti di Bruxelles, cavolo nero toscano, finocchi, peperoni, peperoncini… e in serra diversi tipi di pomodori (fiaschettini, ciliegine, pizzutelli) tra l’orto e la discesa per tornare nel cortile dell’azienda il frutteto con le antiche varietà di mele dai sapori di una volta!

L’edificio principale ospita il ristorante (aperto durante il fine settimana e/o su prenotazione) e un importante antico porticato dove si può sostare dopo un buon pasto.

A destra un piccolo borgo del ‘600 completamente ristrutturato ospita le camere dell’Agriturismo e leggermente più in basso, superato il borgo, siamo andati a scoprire la seconda parte del fondo che degrada lungo il fianco della collina.

Il sentiero di roseti e di fiori dai colori molto accesi ci ha portato in una zona semipianeggiante dove abbiamo trovato ancora alberi da frutto ma soprattutto la coltivazione della vite maritata, risalendo tra prati e coltivazione di more e lamponi abbiamo conosciuto le 2 asinelle dell’azienda molto ghiotte di mele e i 5 “Tacchini di Parma”.

A questo punto Paola, dopo averci spiegato con dovizia di particolari le varie coltivazioni e intrattenuto piacevolmente parlandoci della sua passione per il biologico e per il contatto diretto con la natura, che l’ha portata una decina di anni or sono a lanciarsi in questa avventura, ha voluto farci assaggiare le confetture e le salse agrodolci prodotte nell’azienda, le torte fatte dalla figlia Valeria che collabora con lei in cucina… che buone!!!

Oltre alle marmellate di fichi, di mele, di pere e cioccolato spalmate sul pane, le senape e le mostarde.

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Un consiglio se questa domenica o la prossima sei in zona e hai voglia di conoscere persone molto gradevoli, che hanno scelto una vita un po’ diversa dal solito a stretto contatto con “la terra” allora fai un giro in una qualsiasi di queste 17 aziende che partecipano a “Fattorie Aperte” e penso troverai gentilezza, ospitalità.

Avrai modo di conoscere tanti prodotti tipici del territorio che vanno salvaguardati.

Io ho trovato in Paola e nella sua famiglia persone solari, entusiaste del lavoro che stanno facendo, anche se molto impegnativo, cariche di tanta passione e voglia di trasmetterla agli altri.


Foto di Fausta B.

Altro link consigliato:

=> AgriParma

Ciao ciao
Fausta