Foto di Fausta B.

Merita proprio una visita questa cittadina, lungo la strada provinciale Asolana a circa 50km da Cremona e 30 da Parma e Mantova.

E’ facilmente raggiungibile e, se la distanza dal punto di partenza non è troppo impegnativa, in una giornata si riesce a visitarla tutta in tranquillità.

All’ufficio del Turismo, situato al piano terra del Palazzo Giardino, viene proposto un biglietto cumulativo per l’ingresso ai più importanti edifici di Sabbioneta al costo di 10 €, subito mi è sembrato un po’ caro, ma poi considerando che era compresa anche la visita guidata – non obbligatoria – ho deciso che ne valeva la pena.

Ho fatto bene e lo consiglio, il percorso che abbiamo fatto ha toccato i luoghi più importanti della città e abbiamo conosciuto, attraverso le parole della guida, molto meglio questo Principe che ha legato indissolubilmente la sua vita a Sabbioneta facendola crescere fino a diventare la città ideale che lui aveva sempre sognato!

Sabbioneta, cinta da un perimetro esagonale di mura ha conservato negli anni molto bene il suo aspetto di città fortificata fatta costruire da Vespasiano e gli edifici storici non hanno subito nei secoli (il Principe era del ‘500) grosse modifiche e demolizioni.

Purtroppo invece gli interni all’epoca finemente arredati e decorati sono adesso praticamente spogli e le preziose collezioni, gli arazzi, i trofei di caccia, i mobili, le statue sono sparsi a Mantova, in Spagna, a Napoli, a Roma…

Le due piazze principali avevano funzioni ben distinte e dividevano la vita pubblica da quella privata del Principe.

Piazza D’Armi racchiudeva quella che noi oggi chiamiamo la privacy di Vespasiano, il Palazzo Giardino molto sobrio all’esterno ma finemente affrescato all’interno era la “casa di campagna” dove il Principe amava stare per riposarsi dalle fatiche politiche e militari, per leggere, per studiare e anche per partecipare alle feste di corte.

Infatti, al primo piano dell’edificio troviamo il bellissimo Salone delle Feste, con un gioco di luci e una prospettiva fantastica ma non molto grande a dimostrazione che il Palazzo Giardino era per pochi intimi e che le giocose feste del Principe erano per un ristretto numero di persone.


Foto di Fausta B.

Alle spalle del Palazzo si trovava un giardino all’italiana con fontane e giochi d’acqua ora scomparso, come non esiste più il cavalcavia che portava dalla villa al “Corridor grande”.

Una Galleria lunga 96 metri che ospitava le raccolte del duca fatte di marmi e trofei, un tempo affrescata e con il soffitto di legno azzurro, ora solo Galleria che chiude il lato orientale della piazza.

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A metà tra le due piazze, quelle della vita privata e quella della vita pubblica di Vespasiano, troviamo il Teatro all’Antica; primo teatro stabile fatto costruire dal nulla non su un edificio preesistente, di piccole dimensioni ma veramente bello con una galleria finemente ornata da statue dell’Olimpo e che ospitava il Principe e le Signore dell’epoca durante le rappresentazioni, i Signori uomini invece assistevano agli spettacoli dalla platea sottostante.

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Piazza Ducale era il centro della vita pubblica del Principe, il luogo del mercato e anche il ritrovo per la cittadinanza.

E’ di forma rettangolare e oltre al Palazzo Ducale ospita il Palazzo della Ragione, il Duomo dedicato a S.Maria Assunta e un lungo porticato di marmo bianco dove si affacciano numerosi negozi di antiquari.

Tuttora è una bella piazza, unico neo che mi sento di sottolineare è la presenza delle macchine sia in sosta che di passaggio, un posto così doveva essere completamente pedonale!

Visitando l’interno del Palazzo Ducale si ha veramente la sensazione che questo fosse il luogo ufficiale di rappresentanza, la sede degli impegni politici del Principe… anche qui purtroppo sono rimasti solo dei bellissimi soffitti di legno intagliati e rivestiti d’oro, pochi stucchi ed affreschi e soltanto 4 statue equestri dei Gonzaga.


Foto di Fausta B.

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Uscendo dalla Piazza e fiancheggiando il Palazzo Ducale ci si trova  davanti la chiesa della Beata Vergine Incoronata voluta da Vespasiano e che costituisce con il Duomo il nucleo religioso della città.

Per espressa volontà del Principe l’Incoronata è divenuta il suo mausoleo e all’interno è custodito il monumento funebre realizzato l’anno dopo la sua morte con al centro una statua di bronzo dello stesso Duca.

Quello che rimane degli oggetti preziosi e rari, degli arazzi, delle icone, l’archivio storico e il famoso “Toson D’Oro” gioiello che all’epoca veniva concesso ai più grandi Cavalieri dell’Impero e di cui fu insignito il Gonzaga, li possiamo trovare nel Museo “A passo d’uomo” vicinissimo alla chiesa dell’Incoronata.

Il Museo è chiuso il lunedì e il martedì.

– mercoledì giovedì e venerdì è aperto dalle 15.30 alle 18.30
– nel fine settimana dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30

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Vespasiano aveva realizzato un sogno, una città a misura d’uomo, la sua “città ideale”, era stato insignito del “Toson D’Oro”, era un buon Principe, si dice che nel suo testamento si sia ricordato di tutti, anche dei suoi scudieri, ma non era riuscito ad avere un erede diretto maschio, quindi la sua morte decreta anche la lenta decadenza del suo piccolo regno e giustifica la “sparizione”  per destinazioni diverse degli arredi, delle collezioni private e di tutto quanto o quasi era contenuto nei palazzi.

Un vero peccato perché noi oggi possiamo solo immaginare lo sfarzo e la bellezza dei contenuti!


Foto di Fausta B.

Un paio di link consigliati:

=> Sabbioneta
=> Comune di Sabbioneta

Ciao ciao
Fausta