Carnevale di Viareggio – Foto di suzreader

I festeggiamenti del carnevale sono alle porte: a Viareggio, città del carnevale della satira politica i festeggiamenti avranno inizio il 20 febbraio e termineranno il 13 marzo con un calendario, come sempre, fitto di tanti appuntamenti.

Cinque corsi mascherati, suddivisi in 11 carri di 1° categoria, 6 carri di 2° categoria e 11 mascherate di gruppo.

Potrai inoltre visitare la Cittadella del carnevale all’interno della quale vengono realizzate le creazioni in cartapesta, e il Museo del Carnevale che permette di veder da vicino i carri e le maschere realizzati dai maestri viareggini.

Per chi volesse cimentarsi in questa vera e propria arte potrà farlo il lunedi e il venerdi grazie ai corsi tenuti dai maestri della cartapesta.

Per il martedì grasso (8 marzo) è prevista una sfilata notturna con spettacolo pirotecnico prima della grande chiusura di domenica 13 marzo.

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Dal 6 all’11 marzo 2011 si festeggia il Carnevale Asburgico a Madonna di Campiglio, evento esclusivo nella rinomata località alpina, che per l’occasione ripropone l’atmosfera di quei tempi, con le antiche carrozze e i sontuosi abiti, in incontri, spettacoli e cene, per terminare con il Gran Ballo dell’Imperatore, al quale possono partecipare tutti, rigorosamente vestiti con gli abiti d’epoca.

La cittadina con questa manifestazione ricorda quando alla fine dell’800 ospitò ripetutamente la corte imperiale asburgica con l’imperatore Francesco Giuseppe e la principessa Sissi.

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L’amata principessa sarà ricordata anche nel corso del carnevale piu’ famoso, quello di Venezia, dove dal 26 febbraio all’8 marzo si terrà “Ottocento – da Senso a Sissi, la città delle donne”.

La coincidenza del martedì grasso con la Festa della Donna, ha ispirato all’organizzazione il tema scelto per la manifestazione di quest’anno che si chiude in questa doppia occasione con un silenzioso corteo acqueo di barche a remi lungo il Canal Grande, illuminato solo con la luce delle candele.

Ovviamente Venezia ospita nei giorni del carnevale numerose manifestazioni e un ricco programma di musica classica, balletti, spettacoli e tanti suggestivi balli in maschera in musica.

In Piazza san Marco come da tradizione avranno luogo la Festa delle Marie con tornei e giochi antichi, il Volo della Colombina con la discesa di una celebrità dal campanile di Giotto, e le Danza delle ore…

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Non possiamo dimenticare il Cento Carnevale d’Europa, gemellato dal 1993 con il Carnevale di Rio de Janeiro che presenta però similitudine con il famoso carnevale di Colonia per il lancio dai carri in parata di oggetti e gadget sul pubblico.

Maschera tipica del carnevale di Cento è il Tasi, personaggio che secondo la tradizione era un amante del buon vino al punto che quando si trattò di scegliere tra la moglie e un bicchiere di lambrusco, scelse quest’ultimo.

L’ultima domenica di carnevale non potrai perdere lo spettacolo pirotecnico davanti alla Rocca di cento.

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Lo Storico Carnevale di Ivrea, che si ripete ininterrottamente dal 1808, e che quest’anno viene celebrato con l’emissione di una serie speciale di francobolli, rievocherà ancora una volta la rivolta popolare che si levò quando la bella mugnaia (rappresentata con il suo vestito bianco e il tradizionale cappello rosso, il berretto Frigio), si era ribellata al fedautario negandole lo ius primae noctis.

La Battaglia delle arance rappresenta la lotta fra i popolani a piedi sprovvisti di ogni protezione che lanciano arance contro gli uomini del feudatario a bordo di carri trainati da cavalli e muniti di protezioni.

La battaglia, da regolamento, si svolge esclusivamente nelle piazze della città.

I visitatori possono assistere alla battaglia, senza alcun pericolo, la tradizione vuole, tuttavia, che chi non indossa il berretto frigio possa venire colpito dalle arance; pertanto è bene, anche per rispetto della tradizione e dei costumi, indossare il berretto rosso (che si può acquistare nelle numerose bancarelle sparse per la città).

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A Grado, nota località balneare e termale in provincia di Gorizia, i festeggiamenti di Carnevale raggiungono l’apice ogni “Zuoba grasso”, ossia ogni Giovedì Grasso, con la sfilata in maschera del “Manso infiocao”, rievocazione medioevale del “manzo infiocchettato”, simbolo della vittoriosa difesa dall’attacco del Patriarca di Aquileia nel 1162.

La sfilata ricorda il tributo annuale di dodici maiali e un manzo che gli abitanti di Aquileia dovevano consegnare ogni giovedi grasso ai gradesi meno abbienti dopo la tentata invasione della città da parte del Patriarca di Aquileia e alcuni feudatari, fermati dal Doge di Venezia e i suoi marinai intervenuti per salvare l’isola.

Articolo di
Bianca Ferracani