Mart Rovereto
Foto concessa da Ufficio Stampa MART Rovereto

In un precedente articolo ti parlai brevemente di questa vivace realtà museale che è il MART di Rovereto.

Si trova in Corso Bettini tra due palazzi settecenteschi a due passi dal centro storico della città.

Il museo è ricchissimo di una collezione d’arte che spazia dal Futurismo alla Pop Art, passando per l’Arte Povera ed il Realismo, fino ai linguaggi della contemporaneità.

L’edificio del Mart, è opera dell’architetto svizzero Mario Botta con la collaborazione dell’ingegnere roveretano Giulio Andreolli e ha un atrio grandioso che dà l’impressione di essere sotto una cupola ma di poter toccare i monti e il cielo.

Il museo si sviluppa su quattro livelli, dodicimila metri quadrati in tutto, dei quali ben seimila riservati alle esposizioni.

Vi sono esposte molte opere di Fortunato Depero, parte di quelle che l’artista ha donato alla città, ma trovano spazio anche altri famosi esponenti futuristi come Giacomo Balla, Carlo Carrà, Luigi Russolo, Gino Severini, Enrico Prampolini, Thayaht e Tullio Crali.

Tra le altre importanti acquisizioni del MART ci sono importanti artisti del Novecento come: Medardo Rosso, Mario Sironi, Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Piero Manzoni, Alighiero Boetti, Mario Schifano.

Negli allestimenti della Collezione Permanente del Mart, che si rinnovano ogni 4-5 mesi, queste opere si trovano accanto a capolavori di artisti internazionali come Salvador Dalì, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Il’ya Kabakov, Andreas Gursky, Tony Cragg, Chen Zhen, Bill Viola, Dana Schutz, Kara Walker.

***

Sicuramente merita una visita in ogni periodo dell’anno, ma bisogna tenere sempre d’occhio il programma delle mostre temporanee che durante l’anno vengono allestite all’interno delle sale del museo, perchè ce ne sono di interessantissime e uniche.

Come quella che si trova attualmente e fino al 27 marzo in esposizione dal titolo “Modigliani Scultore” che svela un talento inedito del celebre pittore.

La mostra è composta da poche opere, 25 in tutto, perchè ricostruire il lavoro da scultore di Modigliani appare una vera e propria sfida.

Le sue sculture sono infatti in numero limitato, alcune di esse sono rimaste abbozzate o incompiute o giunte a noi in stato frammentario, sono poi disperse in musei e collezioni private di tutto il mondo.

Modigliani presentò in vita le sue sculture una volta sola, selezionando 7 teste per il Salon d’Automne del 1912.

Per decenni, dopo la sua morte nel 1920, la sua opera di scultore rimase marginale rispetto la sua opera pittorica.

Questa mostra vuole essere una ricostruzione fedele e attendibile dell’intero percorso di Modigliani scultore tentando di chiarire e dimostrare i rapporti che egli ebbe con gli artisti del suo tempo, (da Picasso a Brancusi) e con le passioni e le mode culturali dell’epoca.

Inoltre tende ad approfondire il ruolo dei critici e dei collezionisti, e le ragioni del definitivo e spettacolare ritorno alla pittura, con i capolavori che, dal 1915 in poi riprenderanno i modelli e gli stili sperimentati nel periodo dedicato alla sperimentazione scultorea.

Eccezionalmente la mostra è aperta anche il lunedì, normalmente giorno di chiusura del museo.

***

Per gli amanti dell’impressionismo e post-impressionismo una mostra da non perdere al MART dal 19 marzo al 24 luglio 2011 è:

“La rivoluzione dello sguardo – Capolavori del Museè d’Orsay”

visto che te ne ho parlato giusto una settimana fa.

Ci andrò di sicuro e poi vi racconterò 😉

=> http://www.mart.tn.it

Articolo di
Alessia Scarparo