Bangkok Silom Road Songkran

Continuiamo il nostro viaggio insieme in Thailandia.

Questa volta approfitto per parlarti del capodanno.

Penserai che sono in ritardo o in anticipo mostruoso visto che siamo solamente all’inizio d’aprile.

Invece ti assicuro che qui a Bangkok si respira già aria di festa.

Mentre potresti ancora trovare alberi di Natale sparsi qua e là e in quasi tutti i locali e centri commerciali ci sono ancora i festoni con su scritto “Happy New Year”, senza considerare che il capodanno cinese è un ricordo vivo nei coniglietti di carta o porcellana esposti nei tempi buddisti filocinesi sparsi in tutta la nazione, i tailandesi sono già pronti a festeggiare di nuovo!

Questa volta festeggeranno il Songkran o Capodanno Tailandese.

La tradizione di festeggiare il Capodanno occidentale in Thailandia non risale a moltissimo tempo fa ma è stata positivamente accolta dal popolo tailandese, sempre pronto ad aprirsi alle altre culture, soprattutto se offrono una scusa in più per scambiarsi doni e auguri.

In questo paese, quasi completamente buddista, il Natale è vissuto esclusivamente, o quasi, in modo commerciale e i regali, che nel nostro paese si scambiano il giorno di Natale, qui vengono dati e ricevuti per il Capodanno, perdendo così qualsiasi connotazione religiosa.

Ci si scambiano gli auguri con cesti colmi di cibo e integratori alimentari, dolci e frutta (cesti del tutto simili a quelli che in genere vengono regalati quando si fa visita ad un malato in ospedale), auspicando ai cari un futuro ricco e in salute.

Il 31 dicembre in Thailandia è piena alta stagione turistica e rappresenta il culmine di quello che viene considerato dalla gente del posto come “inverno”.

Gli alberghi di Bangkok e delle principali località turistiche della Terra dei Sorrisi segnano il tutto esaurito e i “farang” (come vengono indicati gli stranieri occidentali) affollano spiagge e città in attesa di unirsi agli ospitali tailandesi per il countdown.

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Considerando che circa il 14% della popolazione tailandese è di origine cinese è normale che il Capodanno Cinese sia una delle festività più celebrate in questo paese.

Bangkok è senza dubbio la città in cui è più sentito ma le celebrazioni per il nuovo anno vanno oltre Chinatown e Yaowarat Road della capitale.

Mentre il Capodanno “occidentale” è caratterizzato da esuberanti feste mondane, il Capodanno Cinese è più tradizionale e coinvolge intere famiglie che si riuniscono in banchetti, si recano nei templi e spendono tempo insieme partecipando a sfilate e cortei.

La più esuberante – e rumorosa – manifestazione del Capodanno Cinese è rappresentata senza dubbio dalle colorate sfilate, sempre accompagnate dal suono di tamburi e dall’accensione di petardi per scacciare gli spiriti maligni, e ravvivate dalle “Danze del Leone”, dalle lanterne finemente lavorate e dalle effigi delle divinità cinesi.

Il Capodanno Cinese offre a Phuket un’esperienza unica: gli edifici del centro storico fanno da cornice agli spettacoli di Opera Cinese e di kung fu.

Più a nord, a Chiang Mai, le temperature più basse consentono di godere appieno di tutte le manifestazioni che l’antica capitale del Regno Lanna offre in occasione del Capodanno Cinese.

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Ma veniamo al Songkran che si celebrerà dal 13 al 15 aprile.

La benedizione con l’acqua e la marchiatura con argilla che comunemente i monaci usano per indicare l’avvenuta benedizione sono simboli di purificazione molto diffusi nelle pratiche religiose buddiste di questo paese.

Questi stessi simboli assumono proporzioni gigantesche durante i festeggiamenti del Capodanno buddista che culminano con una tre giorni di battaglie d’acqua e borotalco lungo tutte le strade dei villaggi e delle città.

Secchi e tubi per innaffiare o moderni e potenti fucili ad acqua, sono i metodi utilizzati durante il Songkran per dare la ‘benedizione’; fuoristrada e camioncini sono trasformati in vere e proprie piattaforme mobili per infradiciare la gente dalla testa ai piedi.

Per quasi 72 ore consecutive nessun pedone o veicolo che si trovi nel raggio di portata delle armi ad acqua è al sicuro dagli assalti pacifici e allegri di chi, con il saluto Sawasdee bee mai (“Felice Anno Nuovo” in tailandese), è lieto di augurare serenità e prosperità a familiari, amici o semplici passanti.

La doccia gelata è solitamente seguita da un’esplosione di polvere di talco o argilla ed essere accolti in questo modo è un vero e proprio onore e viene in genere accettato con un sorriso e un garbato wai.

Il periodo più caldo che avresti potuto scegliere per visitare la Thailandia si trasforma così in un momento di refrigerio.

I 40 gradi del sole sono fatti bruscamente crollare dalle docce gelate.

Silom Road e la sempre caotica Khao San Road si animano in modo fin troppo vivace.

Qualche consiglio pratico?

Eccoti accontentato:

– Vestiti con abiti che si asciugano facilmente e leggeri
– Tieni il cellulare e i soldi in buste impermeabile (facili da reperire dai venditori ambulanti o nei “7/11” sparsi ovunque)
– Se sei cardiopatico evita Khao San Road
– Evita di prendere tuk tuk o un moto-taxi se non vuoi essere il bersaglio ideale dei getti d’acqua
– Rispondi “Sawasdee bee mai” alla gente e ringrazia sorridendo quando vieni bagnato

Io ho già la mia pistola pronta, buon divertimento!

Andrea