Piazza del Mercato, Carmona

Piazza del Mercato, Carmona – Foto di Silvia Balcarini

 

Diciamo che sei a Siviglia da qualche giorno e che avendo letto il mio articolo (e anche gli altri presenti sul blog), non solo hai pensato “Caspita come mi hanno aiutato” ma anche “E ora?”.

Per ovviare alla tua domanda ti propongo qualche idea.

Allora… hai 4 possibilità (in realtà molte di più) e cioè:

– andare a Sud verso Cadice o Cadiz,
– a Nord verso Cordoba,
– a est verso Granada,
– a ovest verso la costa della Luz.

Non ti consiglio né quest’ultima né Cordoba semplicemente perché… non le ho viste, non saprei quindi di che parlarti.
Anzi se invece tu le conosci fammi un fischio e dimmi cosa merita e cosa no.
Insomma renditi utile anche tu!

Ti do le tempistiche innanzi tutto.

Da Siviglia in un’ora stecchita puoi raggiungere Cadice oppure Carmona (direzione Granada).
Ho considerato da quando giri la chiave dell’auto.

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Iglesia de San Pedro, Carmona

Iglesia de San Pedro, Carmona – Foto di Silvia Balcarini

 

Carmona è una cittadina medievale con diverse chiese meritevoli e una necropoli romana (entrata gratuita).
Appena passi la porta principale della città sulla destra c’è l’ufficio del turismo, puoi prendere la mappa molto dettagliata del centro storico e se vuoi, puoi fare il giro con il piccolo trenino.
Non è certo il borgo più significativo dell’Andalusia, ma se non hai il tempo di vedere altro è un buon esempio godibile in giornata da Siviglia.

Iglesia de San Bartolomé, Carmona

Iglesia de San Bartolomé, Carmona – Foto di Silvia Balcarini

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Per Cadice si prende l’autostrada (l’unica a pagamento da queste parti), bello il panorama per essere un’autostrada: uliveti, colline e pale eoliche (ma quante sono?), alcune così vicine da farti da aureola.

Percorrerai l’istmo che divide la città moderna (dall’auto per niente interessante…) dal promontorio storico.
Si dice che l’abbia fondata Ercole e che sia la città più antica d’Europa, di sicuro da qui sono partiti Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci.
Per questo il suo nome è noto a tutti.
Appena arrivi parcheggia l’auto in uno degli aparcamiento, spesso sotterranei, che la città offre.
Io ho trovato posto sotto piazza del Municipio.
Ti consiglio di non vestirti troppo “routard”, l’atmosfera è quasi “chiccosa” lontana da quella di Tarifa, le strade del centro e i negozi, la piazza del comune con la fontana, tutti gli edifici del centro danno bella mostra di sé nel loro aspetto curato e recentemente restaurato (così sembrano).

Andirivieni a Cadice

Andirivieni a Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

Avendo la Cattedrale alle spalle c’è un arco sulla tua destra, da qui inizia un quartiere popolare chiamato El populo che sbuca eventualmente in piazza del Municipio.

Cattedrale Cadice

Cattedrale Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

Carino e deserto.
Se vuoi vedere dei magnifici edifici riccamente decorati recati in piazza Candelaria e successivamente in piazza della Mina.
Famosa è la Torre Tavira.
Non per le numerose scale a chiocciola ma per il panorama, a me non è parsa un granché.
Confesso però di non aver assistito alla vista dalla camera oscura.
Carino invece è il mercado central, dove nel perimetro puoi trovare qualche meson o tasca (rispettivamente ristorante economico e bar da tapas).

Mercado Central Cadice

Mercado Central Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

Se invece non hai il buco allo stomaco puoi tranquillamente inoltrarti nel quartiere La Vina, qui diversi minuscoli locali tipici e non cari aspettano clienti (dalle 14 alle 15 rischi di non trovare posto quindi ragiona bene con il tuo stomaco).

Castillo San Sebastian Cadice

Castillo San Sebastian Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

La passeggiata postprandiale eccola lì al Castillo San Sebastian, ottima anche per fare due foto al perimetro curvo della città e al Castillo Santa Catalina.
Proprio sotto l’arco c’è un bar ristorante, non ricordo il nome (c’è solo quello!), non ci ho né mangiato né bevuto ma era di un carino… con i tavolini vista mare e castello.
Pensandoci bene potevo berci una birretta…

Comunque, prosegui almeno un po’ sul lungo mare di Playa Caleta.
Non sono riuscita a capire cosa fosse quell’edificio bianco che si allunga fin sopra il mare e non ho ancora deciso se mi è piaciuto o meno.

Lungomare Cadice

Lungomare Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

Non puoi lasciare Cadiz senza prima aver fatto una bella passeggiata al Parques Genoves.
Se ti pesa il fondo schiena puoi tornare a prender l’auto e parcheggiare comodamente proprio sotto il parco.

Fontana con vista al Parques Genoves Cadice

Fontana con vista al Parques Genoves Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

La zona è bella e piacevole con giardini curati, fiori, piante, siepi scolpite, fontane colorate e giochi d’acqua, zone d’ombra con archi, alberi e passaggi oppure un elegante passeggiata a strapiombo sul mare, tutto questo racchiuso da palazzi finemente tinteggiati.

Siepi scolpite al Parques Genoves Cadice

Siepi scolpite al Parques Genoves Cadice – Foto di Silvia Balcarini

 

Al tramonto lasciando Cadice alle mie spalle, mi fermo qualche momento sulla spiaggia di El Palmar, poi mi dirigo a cena verso Vejer de la Frontera, ma questo te lo racconterò nella prossima puntata.

Articolo di
Silvia Balcarini