Uno degli scorci di El Nido

Uno degli scorci di El Nido – Foto di Riccardo Giordano

Arrivo a Palawan a bordo di un aereo da cinquanta posti, destinazione El Nido. Dall’alto osservo l’oceano punteggiato da lussureggianti isolette. Mi vengono letteralmente incontro centinaia di piccoli mondi verde smeraldo, tanto che a tratti pare quasi di sfiorarli. L’isola di Palawan mi accoglie così in tutta la sua selvaggia bellezza e comincio a capire perché sia considerata “l’ultima frontiera”.

A terra un coloratissimo bus che sembra uscito dalla matita di un vignettista raccoglie i passeggeri depositandoli in un minuscolo aeroporto composto da semplici tettoie di legno di palma. I nuovi arrivati sono attesi da sgangheratissimi tricycle, una sorta di sidecar che si fanno strada verso il paese arrancando lungo i numerosi saliscendi.

Questo è il modo più comodo per raggiungere El Nido, remota località annidata sulla punta più settentrionale di Palawan, nelle Filippine.

La prima tappa in programma è la baia di Bacuit con le sue oltre quaranta isole e isolotti. Tra le più note: Matinloc, l’isola a forma di cuore, Pangulasian con le sue spiagge incontaminate, l’isola di Paly, dove si possono osservare le tartarughe deporre le uova e l’isola di Ursula, perfetta per il birdwatching.

Possibili Tour

Andare alla scoperta di questo piccolo paradiso è molto semplice. A El Nido le proposte turistiche sono ben organizzate e si basano su quattro diversi tour (A-B-C-D) venduti da ognuna delle numerose agenzie del paese. Questo fa sì che ogni mattina quasi tutti i turisti vengano accompagnati sulla spiaggia di fronte al paese e, saliti a bordo delle pump boat (le barche a motore con bilancieri), prendano il mare verso quel gioiello paesaggistico che è la baia di Bacuit.

Pump Boat le barche a motore con bilancieri a El Nido

Pump Boat le barche a motore con bilancieri a El Nido – Foto di Riccardo Giordano

Lasciato il porto di El Nido, il visitatore si trova immerso in un magico scenario di alte scogliere nere che si specchiano su un mare color smeraldo e massi rocciosi di ogni dimensione disposti casualmente sulle spiagge coralline, abbacinanti nel loro candore. Stretti passaggi, a tratti quasi invisibili, si aprono all’improvviso in lagune nascoste di una bellezza irreale; lussureggianti foreste tropicali straripanti di vita animale e vegetale ricoprono ogni isola.

In questo arcipelago di incantevoli lagune e grotte ci sono infinite occasioni per fare immersioni negli splendidi fondali della zona. Questa è la parte dell’Oceano Indiano, insieme a quella indonesiana, con i fondali più ricchi: coralli, nudibranchi, centinaia di coloratissimi pesci di reef, serpenti marini, squali balena, tartarughe e pesci farfalla possono sorprendervi ad ogni tuffo.

I fondali a El Nido

I fondali a El Nido – Foto di Riccardo Giordano

Se siete stanchi di mare e relax, potete noleggiare un motorino per regalarvi il gusto dell’avventura e andare alla scoperta delle vita reale del paese. Nei dintorni di El Nido si può girovagare per ore incontrando solo contadini al lavoro tra i campi, imbattersi in cascate che precipitano dai declivi ammantati di vegetazione, ammirare bellissime farfalle (oltre 450 specie di cui 55 endemiche) e sperare di avvistare il raro cervo-topo, tutto ciò senza mai allontanarsi più di qualche chilometro dal paese.

Considerazioni e consigli

È tutto questo che ha reso El Nido celebre a tal punto da attirare viaggiatori da ogni dove, mantenendo comunque la sua aura di luogo esotico. Aura di esotismo che si respira anche leggendo le voci che ne parlano su internet.

Ma dopo esserci stato osservo che ognuna sembra riferirsi a un luogo che non esiste più, cambiato nel momento stesso in cui ne hanno parlato. El Nido, che una volta era solo un villaggio in prossimità di lussuosi resort, è ormai una vivace cittadina in pieno fermento, entrata a far parte del classico circuito del sud-est asiatico per i backpackers di tutto il mondo e in fase di tale rapido cambiamento che qualsiasi informazione pratica volessi dare a riguardo sarebbe obsoleta nel giro di pochi mesi.

Contrariamente a quanto mi aspettavo è possibile godersi una birra ghiacciata a qualsiasi ora perchè l’energia elettrica è ormai una realtà per l’intera giornata e, se non avete contanti per pagarla, tranquilli, il bancomat adesso c’è anche qui.

Un tramonto a El Nido Filippine

Un tramonto a El Nido Filippine – Foto di Riccardo Giordano

Quindi un consiglio. Se state cercando il vostro angolo di paradiso, probabilmente lo troverete a El Nido. Ma siccome anche il paradiso è destinato a cambiare, meglio affrettarsi.

Articolo di

Riccardo Giordano