Birra di Natale

Birra di Natale - Foto di stu_wp

 

Strano accostamento birra e Natale.

Ammetto di aver scoperto l’esistenza di birre di stagione leggendo la bacheca facebook di un’amica sensibile all’argomento.

E cosi ho fatto una piccola ricerca sul web per restare a bocca aperta un paio di minuti prima di iniziare a scrivere delle birre di natale ma soprattutto dei luoghi dove poterle gustare.

La birra di Natale viene spillata solo da metà novembre al 31 dicembre ed è una birra arricchita da spezie.

La sua origine risale all’XI secolo e venne prodotta per prima, in Belgio, Norvegia e Francia, prima di approdare negli Stati Uniti che ancora oggi producono birra d’annata dal retrogusto di cioccolato o uvetta.

Inizialmente queste birre erano nate per un consumo familiare, esteso poi ai dipendenti della birreria, per diventare uno speciale regalo di fine anno a beneficio dei clienti più affezionati del birrificio.

Le birre ad alta fermentazione, d’annata, sono arrivate in tutto il nord Europa, dove ogni anno, i cultori della birra di stagione, si recano per assaggiare le fortissime birre (dai 7 ai 10 gradi alcolici) al sapore di cannella, coriandolo, ginepro o miele passeggiando tra i colorati mercatini natalizi.

Tra queste la celebre Samichlaus, con una altissima gradazione alcolica (ben 14% vol.) è la birra di San Nicola inventata dalla fabbrica svizzera Hurlimann all’inizio degli anni 80, e prodotta ogni anno esattamente il 6 dicembre (giorno di San Nicola), per poi maturare per ben 10-11 mesi ed esser finalmente imbottigliata giusto in tempo per le feste dell’anno successivo

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Il nostro tour tra le birre natalizie non poteva non partire dal Belgio, e in particolare dalla regione delle Fiandre, dove ad Essen si festeggia il prossimo 17 e 18 dicembre 2011 il Kerstbier Fest la più grande festa dedicata all’edizione natalizia della birra.

Circa 200 tipi di birre, tra cui birre trappiste e artigianali e numerose birre sperimentali, per accompagnare il meglio della cucina locale, tutto a base di birra; come lo spezzatino cotto nella birra di Natale, le mitiche zuppe, i panini con salsiccia e il formaggio con sale di sedano.

A qualche chilometro da Bruxelles, nel villaggio di Itterbeek, al Birrificio Timmermans (specializzato in birre a fermentazione spontanea) potrai gustare la glükriek, la birra brulè, al gusto di cannella.

Accantona per un attimo l’idea della birra come bevanda fresca e dissetante perchè questa va bevuta calda alla temperatura di circa 50°.

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Strasburgo è conosciuta per i suoi mercatini di Natale ma anche qui la birra artigianale del Natale, per tradizione dal gusto un po’ speziato, scorre tra i bellissimi chalet di legno in giro per la città pronta anche da portare a casa in preziosi cesti natalizi accompagnata dal fois gras d’oca e i deliziosi biscotti alla cannella.

A pochi chilometri dalla bella cittadina francese potrai trascorrere un piacevole pomeriggio all’antica Brasserie Schutzenberger, che dal 1740 produce buonissime birre: da quelle al miele, a quelle alla cannella e al ginepro.

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Nel nostro tour natalizio non poteva mancare il grande nord: a pochi chilometri da Oslo, a Gjelleraasen, da metà novembre, nel più antico birrificio della Norvegia, spazio alle dense e rossastre birre di Natale.

In questo caso la tradizione è strettamente legata alla festa pagana di Jol che ha segnato il solstizio d’inverno, e così la birra natalizia viene stappata in Norvegia in onore della divinità.

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Nella danese Copenaghen invece tra musiche natalizie e bancarelle illuminate potrai assaggiare la famosa Julebryg, la speciale birra di Natale fa concorrenza al gløgg, la bevanda tradizionale danese a base di vino rosso, acquavite, cannella, uvetta, chiodi di garofano e mandorle a pezzetti servita fumante e forse piu’ adatta ad accompagnare un pranzo natalizio a base di aringhe sottaceto, patè di fegato, maiale, cavolo rosso e polpettine.

Spumeggianti boccali di birra animano dunque le piazze di tutta Europa ma non solo: anche in Italia infatti le manifestazioni dedicate alle birre del Natale non mancano e la settimana prossima andremo a scoprire dove.

Articolo di
Bianca Ferracani