Tratta dal sito ufficiale del Teatro Pubblico Pugliese

Continua con un amica il nostro viaggio all’interno del Puglia Show Time e del ricco programma proposto dal Teatro pubblico pugliese.

Paola Gnesi è laureata in Discipline Teatrali e si è specializzata nel teatro contemporaneo russo e dell’Europa dell’Est con una tesi sul regista lituano Nekrosius.

Si è formata con uno stage in ambito organizzativo al Teatro Alfredo Testoni di Casalecchio di Reno e con un Corso di Alta Formazione per Organizzatore Teatrale, in seguito al quale ha svolto uno stage presso la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna.

Collabora inoltre da anni con Altrevelocità, redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee come critico teatrale, osservatore e redattore.

A lei ho chiesto un parere su questa bella rassegna e i numerosi spettacoli che offre, ed eccoti un riassunto del plico che mi è pervenuto via mail in seguito alla mia richiesta:

“Sto scrivendo un articolo per gli amici di Viaggiovero sul Puglia Show Time, mi consigli qualche spettacolo?”

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Paola:

A marzo l’ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione mette in scena “Amleto a pranzo e a cena” di Oscar De Summa, uno dei pochi attori italiani che ha il coraggio di mettere in scena Shakespeare.

“Amleto a pranzo e a cena” rivisita il classico dei classici per scoprire come il capolavoro shakespeariano riesca ancora oggi a parlare di noi e a noi.

Nella vicenda, apparentemente lontana, del principe danese emergono questioni semplici alla portata di tutti e non questioni “amletiche” che toccano i cervelli di pochi.

Amleto a pranzo e a cena appunto, sempre e semplicemente, senza tanti fronzoli intellettuali e pare filosofiche.

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Maccabeteatro – Thalassia  va in scena a marzo e aprile con “Astri e disastri”, la regia è di Enzo Toma, un “coraggioso” del teatro italiano.

Ha lavorato con i disabili e nel cosiddetto teatro sociale, ovvero in quelle attività ricreative con attori e non-attori che soffrono disturbi fisici o mentali.

Una persona che fa del disagio e dell’handicap uno strumento in più e non in meno rispetto ai “normali”.

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Dello stesso Toma ad aprile PALADINI DI FRANCIA – …Spada avete voi, Spada avete io! – Vita Disavventure e morte di Orlando e altri strani paladini, della compagnia Cantieri Teatrali Koreja.

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Ad aprile Punta Corsara – Fondazione Campania dei Festival, in collaborazione con Teatro Stabile di Napoli presenta:

FATTO DI CRONACA DI RAFFAELE VIVIANI A SCAMPIA a cura di Arturo Cirillo, interessante soprattutto per il progetto che porta avanti Punta Corsara a Scampia, zona disagiata del napoletano.

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Nowy Teatr con la regia di Janusz Wisniewski presenta a marzo il “Faust” di Goethe; non certo un testo semplice e leggero ma i registi mitteleuropei sono da vedere perché hanno una concezione dello spazio e del teatro totalmente diverso dal nostro, in modo cupo, affrontano il tema della morte in modo espressionistico.

Insomma non è allegro, ma è da vedere.

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A Marzo, WARUM WARUM prodotto da Schauspielhauses Zürich in collaborazione con Teatro Garibaldi di Palermo e Bart Production s.à.r.l. con la regia di Peter Brook considerato uno dei maestri del teatro del Novecento.

Lo spettacolo non è certo la perla del suo teatro e anzi forse l’aspetto più affascinante è l’accompagnamento musicale, affidato al compositore siciliano Francesco Agnello, che ricava particolari sonorità da un hang, uno strano strumento formato da due gusci di metallo uniti insieme.

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A fine Marzo LA PASSIONE DELLE TROIANE, Cantieri Teatrali Koreja con la regia di Antonio Pizzicato e Salvatore Tramacere, con la garanzia che sia una produzione dei Cantieri Teatrali Koreja, stabile d’innovazione del Salento che presenta un teatro di ricerca.

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Ad aprile la Compagnia del Teatro Popolare, in collaborazione con La Corte Ospitale di Rubiera e il Tieffe-Teatro Stabile di Innovazione di Milano e con la regia di Paolo Rossi presenta LA POVERA GENTE da vedere per il teatro di denuncia e ben fatto che questa compagnia propone.

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Il Teatro di Roma – Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo con la regia di Francesco Rosi portano in scena  FILUMENA MARTURANO indiscusso capolavoro di Eduardo De Filippo, fatto dalla compagnia del figlio, unico erede che può mettere in scena i suoi drammi.

È la summa del teatro classico edoardiano: assolutamente da vedere.

Non è teatro di ricerca, ma uno dei pochi teatri classici che parlano ancora di noi.

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Ad Aprile a Putignano PENSACI, GIACOMINO! del Teatro Stabile di Sardegna / Diablogues con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

Mi sento di consigliarli perchè loro sono molto bravi e da vedere e lavorano molto spesso su Pirandello, che non è di certo facile.

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Per finire ad aprile AL CAPOLINEA – tre storie in una notte della compagnia pugliese Crest (forse la più importante), almeno per il lavoro di ricerca che fanno.

Come riporta il loro sito, portano avanti in un ambiente difficile, sia socialmente che culturalmente, un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea.

Interlocutori privilegiati della sua attività sono i bambini, i ragazzi, i giovani, gli operatori della scuola (insegnanti, dirigenti, educatori), con l’intento di creare in un contesto privo di strutture teatrali un punto di riferimento culturale e professionale forte.

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E a mio modesto parere una rassegna così bella e importante lo può davvero creare, grazie Paola e adesso tocca a te.

Articolo di
Bianca Ferracani

P.S.(di Cristiano): Un grande ringraziamento a Paola anche da parte mia, per i consigli e per il tempo che ci ha dedicato!