Wat Arun

Nel mio precedente post ti ho parlato dei 3 capodanni che si celebrano ogni anno qui in Thailandia.

Non è di certo un caso e la base sta nel concetto intrinseco in “sabai sabai, mai pen rai!”.

Non è uno scioglilingua ma un’espressione molto comune nella lingua tailandese, parte integrante della filosofia di pensiero di gran parte degli abitanti di questo affascinate paese.

Significa letteralmente “tutto bene, non ti preoccupare”.

E cascasse il mondo ti assicuro che ci credono davvero, anche quando per uno come me o come te ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli!

Noi siamo sempre di corsa, sempre con scadenze e orari da rispettare, sempre indaffarati.

Loro (intendo i tailandesi) non si lasciano stravolgere o sconvolgere da niente o da nessuno.

Sembra quasi che vivano in una dimensione spazio temporale tutta loro.

Sempre puntualmente in ritardo, per un motivo o per l’altro.

Sempre sorridenti e pronti a prendere la vita così come viene.

In fondo perché affannarsi se poi comunque non siamo in grado di controllare gli avvenimenti del quotidiano?

Perché cercare di arrivare puntuali ad un appuntamento se poi il traffico impedirà alla persona che dobbiamo incontrare di essere lì all’orario stabilito?

Perché soprattutto a Bangkok le distanza sono grandi e il traffico nelle ore di punta può farti impiegare ore per attraversare la città e, come ti ho detto in precedenza, non tutte le aree della città sono raggiunte dai mezzi di trasporto rapidi come lo Skytrain.

E se con lo Skytrain non ci posso arrivare allora prendo il battello!

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Iniziamo così il nostro tour della capitale, proprio dal cuore della cultura tailandese: la religione e i suoi luoghi di culto.

In molti forum e diverse guide ho letto che bastano 3 giorni per visitare Bangkok… io mi domando di quante ore siano fatti questi 3 giorni.

Dopo 3 anni ancora mi trovo a scoprire posti nuovi e angoli tutti da esplorare.

Sia da un lato che dall’altro del fiume che si snoda dentro Bangkok.

E per la filosofia del non prendersela… non ti arrabbiare se noterai che i tailandesi non pagano gli ingressi (quasi mai – ma d’altro canto neppure io visto che ho un permesso di soggiorno da lavoratore).

E ricordati di portare rispetto ai luoghi che visiti anche con un abbigliamento decoroso (costumi e parei lasciamoli per quando siamo in spiaggia).

Raggiunto il molo Central Pier, che si trova nei pressi della stazione BTS (Skytrain) Saphan Taksin, concediti la risalita del fiume su un vaporetto Chao Phraya Express (se hai proprio tanta fretta puoi noleggiare una long tail boat o prendere una delle imbarcazioni turistiche – ovviamente più care) per la modica cifra di 14 baht (indipendentemente dal numero di fermate… ma il costo può essere anche leggermente superiore o inferiore se si prendono vaporetti speciali della stessa linea).

Lungo il percorso ci sono diversi moli da cui si possono facilmente raggiungere il Grand Palace e il Wat Pho e i templi Wat Arun e Wat Phra Kaew.

I grattacieli che si affacciano sul fiume, in gran parte lussuosi hotel, lasciano presto spazio ad edifici completamente diversi.

Sul lato sinistro (risalendo… in realtà a destra secondo corrente) si trova l’affascinante Wat (templio in tailandese) Arun, complesso di costruzioni religiose nel quartiere Thonburi.

Lo puoi raggiungere dal Tha Tien Pier (N8 del Chao Phraya Express) grazie ad un traghetto di attraversamento del fiume per soli 2 baht.

Vale la pena dedicare alla visita le prime ore del mattino e lasciarsi cullare dalle melodie dei riti buddisti.

Dallo stesso molo (Tha Tien Pier – N8 del Chao Phraya Express) si raggiunge comodamente a piedi Wat Pho (noto anche come Wat Phra Chetuphon).

Questo è il più antico e grande templio di Bangkok (costruito intorno al 1500).


Wat Pho – Buddha sdraiato

È particolarmente famoso per la presenza della più grande statua di Buddha sdraiato di tutto il Regno e perché ospita tuttora la scuola di massaggio tradizionale thai (ammetto che vale la pena di fare un massaggio nel templio, ma più per una questione di curiosità che per una effettiva maestria dei terapisti).

Scendendo invece al Maharaj Pier si raggiunge il complesso monumentale del Grand Palace.

In accordo con la pianta tradizionale del Palazzo Reale di Ayutthaya, il Palazzo Reale di Bangkok venne costruito per affacciarsi verso nord sul fiume Chao Phraya che gli scorre sulla sinistra.

Originariamente era tutto in legno ad eccezione della Sala dell’Ordinazione del Tempio del Buddha di Smeraldo.

In realtà il Tempio del Buddha di Smeraldo (con il più grande Buddha in giada dell’Asia) è noto come Wat Phra Kaeo: attenzione chiude presto, alle 15.30 del pomeriggio non ti fanno già più entrare!


Wat Pho

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Di certo questi 3 sono i templi più famosi ma a Bangkok ce ne sono tantissimi, sia tipicamente tailandesi che cinesi, alcuni meritevoli di visita.

Voglio segnalarti un tempio tutt’altro che turistico: Wat Worachanyawat (nome infelice da ricordare).

Perché questo tempio?

Non tanto perché costruito alla fine del 1700 o perché al suo interno si posso addirittura trovare cinghiali e capre ma semplicemente perché per meno di 100 baht all’ora ti puoi far fare un vero massaggio tailandese!

Si trova sempre sulle rive del fiume (si raggiunge anche con il Chao Phray Express Wat Worachanyawat Pier).

Potrai forse avere difficoltà comunicative ma se il mio massaggiatore va lì per farsi fare i massaggi un motivo ci sarà!

La prossima volta continuiamo a parlare di massaggi, ok?

Andrea